Luciana Riommi Baldaccini
- 16/10/2012 23:57:00
[ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]
GLI UOMINI VUOTI - Un centesimo per il vecchio Guy Noi siamo gli uomini vuoti Noi siamo gli uomini impagliati Che si appoggiano l’uno sull’altro Le teste imbottite di paglia. Ohimè! Le nostre voci aride, quando Sussurriamo insieme Sono quiete e senza significato Come vento nell’erba asciutta O le zampe dei topi sopra il vetro rotto Nelle nostra arida cantina Sagoma senza forma, ombra senza colore, Forza paralizzata, gesto senza movimento; Quelli che hanno attraversato Con occhi diretti, l’altro regno di morte Ci ricordano –almeno – non come perdute Anime violente, ma soltanto Come uomini vuoti Gli uomini impagliati.
II Occhi che non oso incontrare nei sogni Nel regno di sogno della morte Questi non appaiono. Lì gli occhi sono Luce del sole su una colonna infranta Lì, vi è un albero che oscilla E vi sono voci Che cantano nel vento Più distanti e più solenni Di una stella che si dilegua.
Fa che io non sia più vicino Nel regno di sogno della morte Fa che io indossi Travestimenti scelti come un Cappotto di topo, pelle di corvo, doghe incrociate In un campo Comportandomi come si comporta il vento Non più vicino.
Non quell’incontro finale Nel regno del crepuscolo III Questa é la terra morta Questa è la terra del cactus Qui immagini di pietra Sono erette, qui ricevono La supplica della mano di un morto Sotto lo scintillio di una stella che si dilegua. E’ così Nell’altro regno di morte Ci si risveglia da soli Nell’ora in cui stiamo Tremando di tenerezza Labbra che vorrebbero baciare Pregano la pietra infranta.
IV Gli occhi non sono qui Qui non ci sono occhi In questa valle di stelle morenti In questa valle vuota Questa mascella rotta dei nostri perduti regni In questo ultimo dei luoghi d’incontro Noi brancoliamo insieme Ed evitiamo di parlare Riuniti in questa spiaggia del tumido fiume Senza vista, se non per Occhi che riappaiono Come la stella perpetua Rosa dalle molte foglie Del crepuscolare regno della morte La speranza soltanto Degli uomini vuoti V Qui noi giriamo attorno al fico d’India Fico d’India fico d’India Qui giriamo attorno al fico d’India Alle cinque del mattino.
Tra l’idea E la realtà Tra il movimento E l’atto Cade l’Ombra Perché Tuo è il Regno Tra il concetto E la creazione Tra l’emozione E la risposta Cade l’ombra.
La vita é molto lunga.
Tra il desiderio E lo spasmo Tra la potenza E l’esistenza Tra l’essenza E la discesa Cade l’Ombra Perché Tuo é il Regno Perché Tuo è La vita é Perché Tuo è Questo è il modo in cui finisce il mondo Questo è il modo in cui finisce il mondo Questo è il modo in cui finisce il mondo Non con uno scoppio ma con un piagnucolio.
(dal web)
|